
Il tempo caldo improvvisativo
è In fondo un tempo mirabile,
ruvido, liberatorio.
Avvince per la sua drasticità.
È promessa di una limpida dischiusura,
che va a ledere il flusso plastico
iper-normativo, celebrando lampi
o avvicendamenti di coraggio
e imprevedibilità.
Il gesto vivo che ne scaturisce
è portatore di esuberanze
amalgamate col sogno.
Gesto – avventura
per una nitida intraprendenza.
Gesto di magia implosiva
e di cattura dell’oggi.
Gesto di libagione sonora
per una fraterna apertura al mondo.
Il tempo improvvisativo è “caldo” perché è “ruvido”, ” lesivo” dell’ipernorma? Ed è “avvincente ” perché è una “promessa”? È un ” gesto vivo” perché conciliabile solo con “l’oggi”. Ma il Mondo è ” fraternamente ” disposto ad accoglierlo?
Ciao Silvano, grazie del tuo commento. Il tempo improvvisativo è un tempo “caldo” -a mio avviso- poichè è un tempo attivo, necessariamente partecipato. È inoltre avvincente in quanto generativo e costruttivo.
Vivo perchè conciliabile appunto con l’oggi. Il mondo potrebbe fraternamente accoglierlo…sarebbe auspicabile.